Auto Full Hybrid: come funzionano i sistemi ibridi Toyota, Renault, Honda, Hyundai e Nissan

er l’inizio del 2022 in Europa avremo a disposizione cinque varianti diverse di motorizzazione Full Hybrid, ovvero l’ibrido che consente la marcia per alcuni km in modalità esclusivamente elettrica. Molto si deve al debutto della Toyota Prius nel 1997, prima vettura al mondo ad essere dotata di quella piattaforma che, a torto, viene ancora oggi definita “a doppia motorizzazione”. L’errore è evidente, come dimostra l’arrivo in questi ultimi anni anche di soluzioni Full Hybrid targate Hyundai, Renault, Honda e Nissan. Si tratta di veri e propri sistemi energetici, in grado di gestire in modo calibrato l’intervento del propulsore a benzina o di quello elettrico, e di ricaricare in autonomia le batterie. In linea di principio, i sistemi Plug-in Hybrid, a fronte di una autonomia ad emissioni zero ben maggiore, anche di decine di chilometri, per rigenerare completamente gli accumulatori hanno bisogno di accedere alla rete elettrica. È utile allora capire le differenze tra i vari sistemi, spiegando innanzitutto che le vetture Full Hybrid non rappresentano affatto una alternativa contrapposta alle Plug-in Hybrid, alle elettriche o alle auto ad idrogeno.

 

Auto ibride: tecnologie e vantaggi

QUESTIONE DI BARICENTRO

Gli Hybrid Electric Vehicle (Hev), sigla analoga nel significato a quella di Full Hybrid, non sono affatto tutti uguali. Nei sistemi “in parallelo”, i primi ad apparire, tanto il motore elettrico che quello a benzina sono collegati alle ruote, e possono lavorare in modo contemporaneo, oppure funzionando da soli rispettivamente nei casi di bassa richiesta di potenza o di batterie completamente scariche. All’estremo opposto troviamo le Full Hybrid in serie, dove la trazione arriva esclusivamente dal motore elettrico, che è l’unico collegato alle ruote, mentre il propulsore a benzina viene utilizzato come generatore di energia di bordo. Esiste, poi, una variante Full Hybrid serie/parallelo dove il motore termico, pur se collegato alle ruote, può essere sfruttato anche per produrre corrente. Le conseguenze sono due: nella transizione dai sistemi in parallelo a quelli in serie cresce la potenza del motore elettrico, perché diventa l’unico responsabile del movimento, mentre nelle Full Hybrid in serie manca il cambio e qualsiasi elemento meccanico di collegamento tra i due propulsori.

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